Dopo quelle di oBike e Gobee.bike, hanno fatto la loro comparsa a Torino anche le bici a noleggio free floating di Mobike. Questa mattina alla Pellerina si presentavano così.
I cinesi hanno fatto le cose in grande: non hanno piazzato una o due bici qui e là come aveva fatto la concorrenza qualche settimana fa. Ne hanno parcheggiate direttamente dodici, in blocco, apparentemente ordinate a bordo strada ma in realtà creando un certo ingombro sulla sede stradale. E va bene che si tratta di una strada pedonale, ma se il buon giorno si vede dal mattino ben vengano le regole che il Comune ha approvato per stabilire i limiti di corretto uso di questi mezzi.
Arrivando in ufficio mi sono informato e ho scoperto che Mobike chiede per attivare il servizio una caparra di solo un euro. Meno dei cinque che ho speso per attivare oBike, moltissimo meno dei 20€ che chiedono quegli esosi di Gobee. Così mi sono fatto tentare e Mobike è diventato il secondo gestore di bike sharing al quale mi sono iscritto.
Mobike non offre un periodo di prova gratuito, a differenza di quanto stanno facendo gli altri due operatori fino a fine 2017. I noleggi Mobike a Torino sono attualmente tariffati a 0,30€ per 30 minuti. In compenso però esiste un piano di affiliazione del tipo “porta un amico”. Effettuando l’iscrizione attraverso un link che ho trovato sulla loro pagina Facebook mi sono ritrovato sul conto cinque coupon del valore di 0,30€ cadauno. E adesso che sono iscritto, ho anch’io i miei inviti da distribuire:
La mia prova su strada (sterrata) è stata piacevole. La bici è più piccola rispetto alle oBike e alle Gobee. Sono più piccole le ruote, è più bassa l’altezza massima sulla quale si può regolare il sellino. Ciononostante, la bici mi è parsa decisamente più divertente da usare rispetto alle oBike. Nonostante il percorso fosse ricoperto per lunghi tratti di fango e neve, alla fine della pedalata ero meno sudato che quando ho usato un’oBike su fondo asciutto. La bici pare essere più leggera e maneggevole e la pedalata scorre più fluida. L’unico limite è appunto la sua piccola dimensione che la rende un po’ scomoda per ciclisti alti come me. In definitiva però è come pedalare su una vecchia Graziella. Le ruote girano bene e non sono troppo frenate.
Provando le oBike invece ho sempre avuto una sensazione del tipo… come quando si pedala su quelle vecchie cyclette di ferro anni ’80: puoi pedalare forte o piano, ma quando smetti di farlo le ruote tendono a fermarsi subito! Qui invece la sensazione è diversa. Naturalmente non è come andare sulla propria bici, ma l’esperienza è dignitosa.
Mi resta ancora da provare il terzo gestore, ovvero Gobee. Il giorno che mi deciderò a tirare fuori l’esosa caparra, vi riferirò.