Chi mi segue su Instagram avrà forse notato a partire da ieri – Ferragosto – un proliferare sul mio profilo di foto elaborate in stile artistico, a cominciare da quello che sembra un quadro che ritrae un gatto.

Dopo il gatto ho poi pubblicato qualche paesaggio e la foto di un ottimo piatto di fritto misto (anzi: fritto mystic), sempre in versione quadro.
Sono le prime prove che ho effettuato con due nuove app per il fotoritocco: Prisma e Vinci.
Prisma è l’app del momento. Disponibile da giugno 2016 per iOS e Android, in un mese è stata scaricata da diverse decine di milioni di utenti. Ieri mattina l’ho installata sull’iPad. Pochi minuti dopo l’installazione, ho visto un micio che si trastullava su una tettoia davanti a casa e zac – nel giro di due minuti l’opera d’arte era già su Instagram.
Chi (come me) usa solitamente uno Windows Phone non può ancora usare Prisma sul telefono (anzi sì, ne parlo nella nota in fondo), ma dovrà per ora accontentarsi di Vinci, una nuova app molto simile a Prisma ma che a differenza della prima è già disponibile non solo per iOS e Android, ma anche nello Store di Windows Mobile.
Le mie prime impressioni di utilizzo di queste nuove meraviglie della tecnologia informatica?
- I risultati del fotoritocco sono veramente notevoli. In entrambe le app sono disponibili numerosi filtri preimpostati che in pratica “trasformano le foto in quadri”. Non c’è tanto da smanettare, solo l’imbarazzo nella scelta del filtro. Prisma consente di “dosare l’intensità” del filtro in una scala da 0 (foto originale) a 100 (foto completamente ritoccata), Vinci per ora non lo permette ma restituisce invece una foto ritoccata al 100%.
- E’ impressionante come ormai tutto ruoti intorno ai dispositivi mobili, telefoni e tablet. Ho usato per anni Photoshop e numerosi altri programmi di fotoritocco per PC ma sono rimasto comunque colpito dalla qualità delle elaborazioni (specialmente di quelle fatte con Prisma) e dall’immediatezza con cui le si ottengono.
- Ancora una volta, stiamo dicendo addio a quel poco di privacy che ci era rimasto: l’elaborazione delle foto non avviene in locale sui nostri dispositivi, bensì in remoto sui potenti server dei gestori delle app. Dopo gli americani dei vari Google, Facebook, Twitter e Instagram è ora che anche i russi abbiano finalmente il privilegio di conoscere le nostre facce, registrare le nostre abitudini, sapere dove siamo istante per istante. Sia Prisma (dettagli qui), sia Vinci sono infatti state ideate da sviluppatori russi. Nel caso di Vinci la distribuzione avviene attraverso vkontakte, il Facebook russo.
Nota: In realtà c’è un trucco per usare Prisma anche da Windows Mobile e persino da dispositivi fissi ovvero PC tradizionali indipendentemente dal sistema operativo Windows Linux o altro. Basta installare Telegram, l’app nota ai più solo per essere un’alternativa a Whatsapp, ma che in questo caso si lascia apprezzare per il suo essere multipiattaforma (la si può usare anche su PC/Mac/Linux). Su Telegram si contatta il bot @AIPrismaBot, poi si sceglie quale filtro utilizzare e si spedisce la foto originale. Dopo pochi secondi il bot risponde inviando la foto elaborata con il filtro selezionato.
Ho ottenuto le quattro foto qui sotto proprio in questo modo, ovvero interagendo con @AIPrismaBot attraverso l’app portable di Telegram sul mio PC. Ho riscontrato due limitazioni rispetto all’app: 1) non ho potuto può dosare l’intensità dei filtri e 2) poiché la foto originale non era quadrata, prima di inviarla al bot ho dovuto cropparla con un altro programma per PC, altrimenti Prisma me la ritagliava esattamente al centro e per il vostro dispiacere non si vedeva tutta la mia bella facciona.
In definitiva è tutto molto più semplice e immediato usando l’app, ma in certi casi ci possono essere vantaggi nel comunicare usare Prisma da PC: ad esempio salvare le foto “alla vecchia maniera” sull’hard disk senza passare da telefono, oppure file pesanti più velocemente se sul PC si dispone di una connessione in rete più veloce di quella del telefono.