Le mie prime impressioni sui nuovi servizi di bike sharing a Torino: oBike e Gobee.bike


Ieri ho provato per la prima volta il servizio di bike sharing oBike. Ho già caricato su Youtube i video (panoramici, of course) delle mie prime pedalate in bike sharing a Torino su sterrato e su asfalto e prossimamente scriverò una recensione con i risultati delle prove e maggiori dettagli sulle modalità di utilizzo del servizio.

Oggi vorrei solo condividere le mie prime impressioni generali, in ordine sparso, sul noleggio condiviso di biciclette a flusso libero (free floating bike sharing).

Una oBike davanti al mio ufficio a Torino
Una oBike davanti al mio ufficio a Torino

1) Finalmente posso usare anche io il bike sharing a Torino. Tutti a dire TObike, ma in periferia non è mai esistito.

2) Pedalare su oBike è faticoso, molto faticoso.

3) Che bello lasciare la bici per strada, senza il timore di farsela fregare.

4) Geniale il free floating, trovare le bici con l’app e lasciarle per strada vicino alla propria destinazione.

5) Chissà se e quanto durerà il servizio? Riusciranno i vandali, i ladri, le sindachesse e/o il Governo a sabotarlo?

In riferimento al punto 2 ho appena letto un parere interessante in un post di un amministratore della pagina Facebook “Turin Low Quality Memes”. Dice che le Gobee.bike paiono essere leggerissimamente meno scomode nella pedalata rispetto alle oBike, e che però pare che l’app di Gobee abbia attualmente problemi di affidabilità (bici mal geolocalizzate, difficoltà nello sblocco).

Potendo scegliere tra i due servizi (nel punto in cui ho iniziato il primo  noleggio c’erano due Gobee e una oBike) ho optato per oBike perché costava meno: mi chiedeva solo una caparra di 5€ contro i 20€ tra caparra e prima ricarica che avrei dovuto dare a Gobee. Le bici dei due servizi sono apparentemente molto simili e non avevo letto recensioni a favore dell’uno o dell’altro, per cui la scelta è stata scontata.

Link: oBike, Gobee.bike